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Adempimenti contabili per Enti non Profit - 1


18 ottobre 2023
Adempimenti contabili per Enti non Profit - 1

La corretta impostazione gestionale di un Ente non profit, sportivo o del Terzo Settore che sia, passa attraverso l’esatta individuazione e attuazione degli adempimenti necessari, anche (ma non solo) ai fini contabili.

Adempimenti contabili per enti non profit: Codice Fiscale e/o Partita Iva

Mentre la richiesta di Codice Fiscale è nella sostanza obbligatoria per l’identificazione dell’ente nel compimento di molte operazioni di ordinaria gestione (ad es. per l’apertura di un conto corrente bancario e/o postale, per la stipula di un contratto d’affitto, ecc.), il possesso di Partita IVA diventa presupposto necessario laddove si intenda svolgere, sia pure con tutte le dovute limitazioni, attività di carattere commerciale.

Sotto quest’ultimo profilo, l’art. 148 del Tuir, nel distinguere le attività non commerciali da quelle che hanno connotazione commerciale, rappresenta il punto di riferimento, fermo restando quanto stabilito dal Codice del Terzo Settore nei confronti degli ETS (Art. 89, co. 1, lett. a e co. 4).

Adempimenti contabili: la certificazione dei corrispettivi

Se per le attività svolte in conformità alle finalità istituzionali dell’ente individuate dall’oggetto sociale, non vi sono obblighi particolari rispetto alle quote/contributi incassati (fatta salva l’eventuale necessità di attestazione mediante ricevuta non fiscale), in relazione alle operazioni rilevanti ai fini Iva, occorre che le stesse siano adeguatamente “certificate” mediante l’emissione di documento contabile.

Le operazioni commerciali “pure”, dunque, implicheranno l’emissione di ricevuta fiscale/fattura/scontrino laddove non connesse alle attività istituzionali, anche ai fini del versamento di IVA e imposte dovute, secondo il regime fiscale di riferimento.

Pagamento in contanti, Pos e fatturazione elettronica

Nonostante la Legge di Bilancio 2023 abbia innalzato a 5.000 euro la soglia limite all’uso del contante, per le associazioni continua a valere il limite stabilito dal comma 5 dell’art. 25, Legge n. 133/99, secondo il quale “i pagamenti a favore di società, enti o associazioni sportive dilettantistiche […] e i versamenti da questi effettuati sono eseguiti, se di importo pari o superiore a 1.000 euro, tramite conti correnti bancari o postali a loro intestati ovvero secondo altre modalità idonee a consentire all’amministrazione finanziaria lo svolgimento di efficaci controlli”.

Dall’estate 2022 inoltre, sono entrati in vigore nuovi obblighi per enti sportivi e del Terzo Settore:

- dal 30 giugno 2022, obbligo di dotazione di POS, al fine di consentire pagamenti anche tramite carta (anche per Associazioni, Società Sportive Dilettantistiche ed Enti del Terzo Settore);

- di un giorno successivo (dal 1° luglio 2022) onere di fatturazione elettronica anche per le organizzazioni aderenti al Regime di cui alla Legge n. 398/91, ad eccezione di coloro che nell’anno precedente non abbiano superato i 25.000,00 euro di ricavi annui (in ogni caso, a partire dal 1° gennaio 2024, la fatturazione elettronica sarà obbligatoria per tutte le associazioni titolari di Partita Iva a prescindere dal volume d’affari).

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